Il colore è visto come strumento per modellare le emozioni e colorare l’abitare.
Il colore influisce sulla percezione dell’ambiente, sulle sue dimensioni ma anche sulla sua temperatura; il colore è in grado di influenzare il comportamento (psicologia del colore): colori che favoriscono il sonno, la concentrazione, l’appetito e la convivialità.
Negli ambienti residenziali il colore è fondamentale per la percezione degli spazi, per rendere accogliete l’atmosfera e per invogliare gli utenti in determinate attività (come riposo, studio, convivialità, pranzo, ecc.); negli ambienti commerciali, il colore è studiato per valorizzare il prodotto e facilitarne la percezione, per accogliere al meglio e incuriosire la clientela e per invogliarla ad entrare e fermarsi nel locale; negli ambienti terziari, come anche in quelli scolastici, il colore viene utilizzato per aumentare il confort visivo e per migliorare concentrazione e produttività. Infine, negli ambienti religiosi
il colore assume un aspetto mistico e di rimando simbolico, capace di valorizzare lo spazio e facilitare il raccoglimento.
Lo studio mira anche a verificare se è necessario correggere eventuali criticità dell’ambiente (appare troppo basso o alto, largo o stretto, è buio o molto luminoso, è ricco di arredi o spoglio); questo sono spesso risolvibili giocando con le tonalità e accostamenti di colore.
Lo studio tiene conto della luce naturale che penetra negli ambienti, distinguendola in luce calda del pomeriggio e fredda del mattino, calibra i colori delle superfici tenendo conto degli elementi presenti (come infissi, pavimenti, arredi, tessuti, ecc.).
Lo studio come percorso cromatico
che accompagna dei diversi ambienti considerati come un insieme armonico.